Case passive: realtà o… fantascienza?
Domanda: Le case passive sono una realtà oppure è ancora pura fantascenza in Italia (salvo forse il Trentino)?
Se io domattina volessi costruire una villetta che utilizzi solamente fonti rinnovabili (per il poco fabbisogno richiesto) sarebbe possibile?
Se si, è meglio il prefabbricato o i mattoni tradizionali?
Sono convinto che il risparmio energetico deve diventare l’ economia del futuro, solo che nessuno gli dà la dovuta importanza. Nella mia zona, i costruttori edili sono rancorosi perchè da quest’ anno devono coibentare e mettere i pannelli solari. Ma forse la colpa non è nemmeno loro ma dell’ ignoranza che in Italia fa sempre da padrona.
Risposta: La casa passiva si può fare… Ma…
Innanzitutto la casa deve essere molto isolata; non 3 o 4 centimetri di isolamento, ma dai 10/15 in su. La trasmittanza (ovvero quel valore che identifica l’isolamento delle strutture) deve essere molto molto basso (dallo 0.1W/m2K in giù).
Servono grandi vetrate a sud per captare l’energia del sole (ma poi d’estate devono essere ombreggiate dall’esterno se no la casa diventa un forno crematorio) ed avere buoni guadagni di energia.
A questo punto le dispersioni di calore sono minime (o meglio ridicole)… e puoi usare il tipo di riscaldamento/raffrescamento che preferisci… e per un carico di energia così ridotto vedo bene le pompe geotermiche posate in superficie (non mi piacciono le geotermiche in profondità perché comunque piazzi un palo di cemento nel terreno e rischi di inquinare le falde) che, data la scarsa energia di cui hai bisogno occupano poco giardino. L’energia che ti serve la puoi realizzare mediente impianto elettrico fotovoltaico + solare termico.
Alcune note:
– Occhio alla “casa passiva”, ogni buona casa consuma energia (è normale e fisiologico), potrebbero presentarsi problemi di “muffa” sulle pareti, soprattutto quando in casa ci sono molte persone.
– Io personalmente odio gl iimpianti di ventilazione, che in Trentino devi avere per una casa passiva. Trovo che sia più sano il ricambio di aria con le finestre.
– L’indipendenza energetica è quasi impossibile dati i nostri stili di vita, cito solo la TV alla sera… è importante usare bene l’energia, non sprecarla e produrla con il rendimento migliore.
Ultima cosa…. perché la si chiama “casa passiva”?? La parola è sbagliata, bisognerebbe dire “casa Attiva” in quanto utilizza attivamente le fonti della natura!
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