Produrre benzina grazie a batteri geneticamente modificati.
Si. Produrre benzina e diesel grazie a batteri geneticamente modificati.
Ecco il progetto di ricerca di un gruppo di scienziati coordinato da Sang Yup Lee dell’Istituto Avanzato di Scienza e Tecnologia della Corea del Sud, il Kaist. In un recente articolo pubblicato su Nature sono stati svelati i primi dettagli di uno studio che potrebbe portare alla produzione industriale di benzina sostenibile. Ovvero un tipo di carburante che potrebbe sostituire i derivati dal petrolio.
Escherichia coli
Al momento la produzione è molto bassa e di scarsa qualità, ma si è appena agli inizi.
Il batterio utilizzato, è in pratica il microorganismo più famoso del mondo: il batterio Escherichia coli. Quello che ha a che vedere con la contaminazione fecale, spesso degli alimenti mal custoditi, delle acque anche balneabili, ecc.
Grazie all’ingegneria genetica è stato possibile replicare le catene di atomi di carbonio e idrogeno degli idrocarburi. Quelle del diesel sono a catena lunga mentre quelle della benzina sono a catena corta. Grazie a ceppi di batteri E. coli per la prima volta gli scienziati coreani hanno realizzato alcani a catena corta per la benzina, anche se in qantità ridotta, circa mezzo grammo per ogni chilogrammo di di coltura. Quindi in proporzione 1 a 2000.
La notizia, come scritto la ha riportata la rivista scientifica Nature e in vari ambienti si è già alle ipotesi su come essa possa risultare utile per il prossimo futuro dell’umanità. Secondo quanto riporta la rivista, infatti, si è appreso che sarebbe stata prodotta per la prima volta benzina pulita grazie all’utilizzo di organismi geneticamente modificati. Proprio da quel batterio che in natura può essere responsabile di numerose patologie e disturbi, quando a contatto con l’organismo umano, ora si rivela essere promettente per altri motivi.
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