Riscaldamento: Vero e falso

Credenze comuni sul riscaldamento:

1) La pompa di calore è elettrica quindi il calore prodotto costa di più.

2) Occorre eliminare le infiltrazioni d’aria per risparmiare veramente. Sono esse infatti le responsabili delle bollette “salate”

3) Il miglior isolamento si ottiene con una intercapedine vuota molto spessa.

4) I termoconvettori seccano l’aria, molto meglio i cari vecchi termosifoni.

domande

Risposte:

1) Falso. La pompa di calore utilizza l’energia assorbita per “pompare” il calore presente nell’ambiente esterno all’interno dell’abitazione. Il processo è molto efficiente e fa si che per ogni Kw di potenza assorbita ne vengano immessi nell’ambiente molti di più: in media circa 3,5 Kw di potenza termica per 1 Kw di potenza assorbita (questo dipende comunque dalle caratteristiche della macchina impiegata e dalla temperatura esterna) . Il discorso è logicamente diverso se il sistema elettrico utilizzato è basato su di una resistenza elettrica, come quella delle classiche stufette o termoventilatori, che “brucia” l’energia assorbita e che quindi ha un rapporto molto meno favorevole ed un costo superiore.

2) Falso. La quantità di calore necessaria a riscaldare l’aria è relativamente bassa. Un moderato ricambio d’aria costa poco in termini energetici ed è salutare. Quello che costa è il calore continuamente disperso attraverso le superfici a contatto con l’esterno che raffreddano continuamente l’aria dell’ambiente.

3) Falso. Una intercapedine d’aria isola davvero poco, in quanto l’aria presente al suo interno “trasporta” il calore da una parete all’altra. Meglio una intercapedine riempita con materiale isolante. Una intercapedine associata con del materiale isolante peggiora l’isolamento, in quanto eventuali aperture nello strato isolante generano veri e propri moti convettivi che rapidamente trasportano il calore da una superficie all’altra.

4) Falso. La umidità relativa dell’aria è funzione della temperatura. A parità di temperatura l’umidità relativa è la stessa. La differenza semmai sta nel fatto che sui termosifoni si possono applicare le classiche vaschette con l’acqua, umidificando così l’ambiente. Ma a parità di umidità il vecchio termosifone “tosta”, bruciandole, le particelle di polvere presenti nell’aria (il classico baffo nero sulle pareti è dovuto a questo) creando un ambiente insalubre e fastidioso. Diverso è il discorso con i sistemi a bassa temperatura, dove tale effetto è irrilevante.