Acqua pura dal rubinetto: cosa fa un’alcalinizzatore / ionizzatore d’acqua, oltre a filtrare?
Nella sezione sull’acqua da osmosi inversa vi sono delle considerazioni legate al degrado che potrebbe esserci nella qualità dell’acqua che esce dal rubinetto di casa. E si parla dell’osmosi inversa come metodo per la filtrazione e la purificazione dell’acqua.
Ma se si parla di acqua da bere, è bene anche fare alcune considerazioni supplementari.
Non basta parlare solo di “acqua pura”, perché anche questa definizione è in fondo riduttiva.
Pur non potendo, né volendo, fornire indicazioni in campo medico-sanitario, vista l’importanza dell’argomento è possibile tuttavia fornire degli elementi in più, con la convinzione che possano essere utili nella scelta della metodologia da usare per il trattamento dell’acqua che si ritenga più idonea al proprio caso.
Il relatore di questo articolo ha scelto di installare nella propria abitazione un alcalinizzatore, o ionizzatore, d’acqua.
Nella scelta del dispositivo tenere presente che le differenze di prezzo sono in gran parte dovute alla costituzione degli elettrodi interni (la parte più critica) e alla qualità dei componenti interni.
Uno ionizzatore d’acqua è un elettrodomestico che svolge le seguenti funzioni:
– filtra e depura l’acqua del rubinetto di casa, rendendola più sana e migliorandone il gusto
– eroga acqua con diversi livelli di pH: alcalina, neutra e acida
– trasforma i sali minerali presenti nell’acqua (calcio, magnesio, etc.) in una forma più assimilabile
– aumenta la capacità idratante dell’acqua (riducendo la dimensione dei gruppi di molecole)
– rende l’acqua un potente antiossidante, in grado di catturare i radicali liberi
– rende l’acqua disintossicante: l’acqua alcalina tampona gli acidi presenti nell’organismo
– favorisce il ripristino del corretto equilibrio acido-basico (pH) nell’organismo
Acqua alcalina per uso alimentare.
Come funziona un’alcalinizzatore / ionizzatore d’acqua?
Innanzitutto, come avviene anche con i dispositivi ad osmosi inversa, l’acqua viene filtrata grazie ad uno o due filtri a più stadi, eliminando cloro, sedimenti, odore, gusto sgradevole, inquinanti vari, batteri e rifiuti organici.
Non è tuttavia presente la membrana osmotica, quindi il livello dei sali minerali viene lasciato quasi inalterato e ne aumenta anche la biodisponibilità, perchè essi vengono ionizzati (acqua ionizzata alcalina). La biodisponibilità di alcuni minerali aumenta in modo significativo. Un esempio dell’aumento della biodisponibilità ottenibile:
Calcio: + 43%
Magnesio: + 9%
Sodio: + 20%
Potassio: + 14%
L’acqua, dopo essere stata filtrata, passa poi attraverso una doppia camera di ionizzazione con elettrodi in titano rivestiti in platino e viene qui sottoposta all’elettrolisi. L’elettrodo negativo attira nella sua camera i minerali positivi che sono alcalini, mentre l’elettrodo positivo attira i minerali negativi che sono acidi, si dividono cioè solamente i minerali presenti nell’acqua: quindi se l’acqua non contiene minerali, lo ionizzatore non può rendere l’acqua né alcalina né acida.
Per effetto di questo processo, e della conseguente migrazione di sali, si ottiene la separazione in acqua acida e alcalina.
L’acqua acida è circa il 30% del totale e quella alcalina il 70%.
Uno ionizzatore non aggiunge nessuna sostanza all’acqua, ed il pH dell’acqua ottenuto è regolabile a piacere dall’utente, e dipende anche dal contenuto di minerali dell’acqua trattata. Un pH più alto di 7,0 si definisce alcalino, mentre uno più basso di definisce acido.
Nota: il pH è una unità di misura logaritmica, quindi piccole variazioni numeriche corrispondono comunque a grandi variazioni nelle proprietà chimico-fisiologiche.
Gli elettrodi vengono ripuliti con un ciclo di pulizia automatico (possibilità generalmente presente in tutti i dispositivi di buona qualità), oppure è possibile fare un ciclo di pulizia manuale (anche in aggiunta a quello automatico).
L’acqua alcalina dev’essere conservata in bottiglie di vetro; questo perché le bottiglie di plastica permettono al biossido di carbonio dell’aria di passare nell’acqua, abbassando così il pH dell’acqua. Questo è il motivo per il quale spesso le acqua minerali in bottiglia hanno una bassa alcalinità, tale da renderle peggiori, in questo contesto, della semplice acqua di rubinetto. Può accadere (fenomeno normale), che nella bottiglia si formi del calcio carbonato in forma visibile, sotto forma di depositi cristallini bianchi sul fondo.
Ad ogni modo, anche se non la si vede limpida, non c’è danno nel bere quest’acqua e non c’è nessuna perdita di minerale alcalino.
Per un paio di giorni, l’acqua alcalina può essere conservata in frigorifero anche in bottiglie di plastica, senza che perda la sua alcalinità.
Non è una tecnologia recentissima ed è quindi ormai collaudata: Il primo ionizzatore fu sviluppato in Giappone nei primi anni ’50, e i primi ionizzatori d’acqua furono disponibili al pubblico dal 1958.
Acqua acida e alcalina: quale è la differenza tra le due?
Il potenziale di ossido-riduzione dell’acqua acida la rende un ottimo agente pulente e sterilizzante E’ l’ideale per lavare le mani, frutta e verdura, utensili di cucina, ed anche per trattare piccole ulcere ed eczemi. L’acqua acida è inoltre ricca di minerali acidi, come nitrati, solfidi, cloridi, fluoridi: questo la rende utilizzabile anche per la cura delle piante (sia come fertilizzante che come antiparassitario). L’acqua acida non deve mai essere bevuta!
L’acqua alcalina è invece ricca di minerali alcalini, come il calcio, il magnesio e il potassio.
Il processo di elettrolisi rompe i cluster (raggruppamenti) di molecole e li riduce da 12 a 5/6 molecole per cluster. Questo significa che l’acqua ionizzata ha raggruppamenti di molecole più piccoli con una tensione superficiale inferiore, ed è per questo che ha un maggior potere idratante.
Il consumo di acqua alcalina, in quantità normali e con adeguato valore di pH, selezionabile dall’apparecchio stesso, non ha alcuna controindicazione.
Perché bere acqua alcalina?
Se esiste un problema di salute, molto probabilmente esiste acidità. Il livello del pH nel corpo ha una funzione determinante per il benessere, deve essere quello corretto altrimenti il sistema corpo non funziona adeguatamente. Il livello alcalino è molto importante, infatti le ricerche hanno dimostrato che le malattie non sopravvivono in un clima alcalino, mentre prosperano in un clima acido.
Un clima acido riduce le funzioni assimilative, le capacità di riparare i tessuti e di depurare dai metalli pesanti; favorisce lo sviluppo delle cellule tumorali ed aumenta la suscettibilità all’affaticamento e alle malattie. Il clima acido è determinato da vari fattori, quali l’alimentazione acidogena, lo stress, l’intossicazione generale, le reazioni del sistema immunitario o da processi che impediscano la ossigenazione delle cellule. L’organismo umano cercherà di compensare il livello di pH ad acidità elevata con l’utilizzo dei sali minerali alcalini. Se l’alimentazione non contiene la quantità sufficiente di sali minerali alcalini, si presenterà un’accumulazione di acidi nelle cellule.
Il corpo umano ha necessità di mantenere un grado di acidità del sangue al suo interno, compreso tra 2 valori limite molto ravvicinati: tra 7,35 e 7,45 (valore definito come neutro). Si tratta di un esigenza vitale, poiché al di fuori di questi valori le conseguenze possono essere gravi o addirittura mortali. Per il corpo, quindi, questo equilibrio rappresenta una necessità assoluta ed inderogabile. Esso è comunque in grado di utilizzare tutta una serie di risorse per mantenerlo, anche se una certa deriva verso il limite acido (un valore più basso), soprattutto a causa dei cibi consumati, è molto comune oggigiorno. Questo eccesso di acidità nei tessuti, arriva ad alterare i processi vitali e l’organismo stesso, predisponendolo alle infezioni e alle malattie. Per informazione il pH della pelle è 5,5 (acido), quello della mucosa vaginale è 3,5 (acido), quello dello stomaco è 1-2 (acido), quello dell’intestino tenue è 8 (alcalino), e quello del colon 7-7,6 (neutro). La salute per essere difesa, o ristabilita, ha bisogno di due cose: di un sangue e di un cibo più alcalini.
Impatto energetico
Per la soluzione dell’acqua in bottiglia occorre considerare che il trasporto dell’acqua e dei contenitori, la costruzione dei contenitori, lo smaltimento o il riciclo, costituiscono uno spreco energetico non indifferente, soprattutto in caso di famiglia numerosa.
L’adozione della semplice acqua di rubinetto, se l’acquedotto offre un acqua gradevole e sana, e spesso addirittura migliore di alcune acque in bottiglia, permette un risparmio energetico ed economico apprezzabile. Oltre al caso di acque che presentino problematiche di varia natura (clorazione, inquinanti di varia natura, etc.) l’utilizzo di acqua alcalina o ionizzata, ha il vantaggio di ripagarsi nel tempo in quanto si risparmierà sull’acquisto di:
– acqua minerale
– disinfettanti
– collutori
– tonici / detergenti per la pelle
– etc.
Ma, secondo il parere di molti autori, il vero bonus sarebbe soprattutto nelle proprietà incredibilmente salutari dell’acqua così ottenuta.
Tenere presente comunque che c’è un costo per la sostituzione dei filtri, variabile da modello a modello.
Trattamenti diversi
L’acqua alcalina o ionizzata non va confusa con l’acqua osmotica o con quella addolcita mediante l’impiego di dispositivi con resine a scambio ionico (cliccare per le sezioni dedicate). Sono processi diversi per usi differenti.
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