Il mare bolle: +4 gradi l’Adriatico, +3 il Tirreno
Non voglio essere latore di brutte notizie, ma è quello che succede.
E NON per il fato avverso, ma PER come ci si comporta su di questo pianeta. Il clima cambia per come produciamo e sprechiamo energia. E’ una conseguanza.
Dalla stampa:
Il mare bolle: +4 gradi l’Adriatico, +3 il Tirreno
ROMA (24 giugno) – Un rapporto del gruppo oceanografico dell’Istituto di scienze dell’atmosfera e del clima del Cnr, sottolinea come nei mesi di aprile e maggio la temperatura media superficiale del Mediterraneo è la più alta mai registrata negli ultimi 22 anni. Il Tirreno è aumentato di 3 gradi sulla norma ad aprile, mentre l’Adriatico a maggio ha fatto registrare un +4.
La media climatologica annuale segna «un aumento della temperatura superficiale di tutto il Mediterraneo di 0,037 gradi ogni anno tra il 1985 e il 2005 – spiega Rosalia Santoleri, dell’Isac-Cnr – Si è passati dai 19,4 gradi di media annuale del 1985 ai 20 gradi circa del 2006. L’anomalia di temperatura rispetto alla climatologia dell’ultimo ventennio è stata di circa 1 grado su tutto il Mediterraneo, che quest’anno, di fatto, è sempre stato più caldo rispetto agli inverni passati. In particolare nei mesi di novembre, dicembre e gennaio c’è stato un aumento di mezzo grado. Da aprile/maggio in poi la temperatura ha fatto un balzo ulteriore, più evidente nell’Adriatico e nel Tirreno, dove si sono raggiunti picchi di 3-3,5 gradi in più rispetto alla media climatologica del periodo».
Il dato del 2007 è significativo perché, mentre nella famosa estate calda del 2003
gli sbalzi sono rientrati in autunno, tra 2006 e il 2007 la temperatura è sempre stata
più alta. «E un inverno caldo potrebbe diventare più grave per l’ecosistema marino del
picco di una singola estate» afferma la Santoleri. Per ben cinque mesi, partendo dal novembre 2006 fino a marzo 2007 «il Tirreno è sempre stato più caldo di 1 grado rispetto ai valori medi – continua la ricercatrice dell’Isac-Cnr – con picchi ad aprile e maggio rispetto all’intero ventennio, registrando il 25 aprile una temperatura di 20 gradi, cioè 3 sopra la norma».
Altro capitolo è quello dell’Adriatico, dove «l’inverno è stato più caldo di circa 1 grado a febbraio e marzo. Il che non rappresenta una novità, visto che già nel 2001 c’era stato un picco di 1,5 gradi, ma ad aprile 2007 l’anomalia della temperatura è diventata più forte, con un picco di 3 gradi a fine aprile/inizio maggio, e di 3,5 gradi a metà maggio, toccando quota 21 gradi».
Ogni giorno l’Isac-Cnr di Roma misura la temperatura del Mar Mediterraneo dai dati
satellitari, per poi individuare eventuali trend. Un trend che si conferma in positivo è quello della media climatologia annuale, che segna «un aumento della temperatura superficiale di tutto il Mediterraneo di 0,037 gradi ogni anno tra il 1985 e il 2005, a
parte eventuali oscillazioni, questo aumento non è uniforme in tutto il bacino del
Mediterraneo ma è più forte nella parte orientale, dove a sud della Grecia si osserva un aumento di 0,07-0,08 gradi».
Una tendenza particolarmente evidente tra il ’93 ed il 2005. «In conclusione – spiega la ricercatrice dell’Isac-Cnr – si è passati dai 19,4 gradi di media annuale del 1985 ai 20 gradi circa del 2006».
In termini energetici, questo cosa vuole dire?
Un litro di acqua necessita di 1 kcal/h per aumentare di un grado la sua temperatura.
Se quindi l’acqua degli oceani è aumentata di 2°C (mettiamo anche solo per il primo metro) si può calcolare l’energia in più che ha il pianeta:
superficie in m2 (degli oceani + mari) x 1 (profondità di un metro) x 1000 (litri ogni metro cubo) x 2 => kcal/h accumulate nei mari Se lo si vuole trasformare in W basta dividere il risultato per 0.86… Una quantità enorme di energia.
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