L’acqua addolcita è consigliabile per per usi alimentari, oppure ci sono controindicazione generali o dipendenti da cattiva manutenzione come l’esaurimento del sale o uso di sale non idoneo?
Il problema degli addolcitori è la possibilità di proliferazione batterica. Al quale si pone rimedio tramite la sterilizzazione. Generalmente questa è ottenuta attraverso un “cloratore”, che automaticamente, via elettrolisi, generalmente 3 volte a settimana, scompone il cloruro di sodio (il sale) ottenendone cloro che usa per sterilizzare. Negli impianti ad osmosi, la sterilizzazione è ottenuta tramite l’uso di una lampada UV.
Occorre tenere presente che l’acqua ottenuta dagli addolcitori a scambio ionico contiene carbonato di sodio (che viene sostituito al carbonato calcico). E’ un acqua che si potrebbe definire ricca di sodio, pur essendo, generalmente, potabile.
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