5 giugno, Giornata mondiale dell’Ambiente. Basta sprechi di cibo.
5 giugno, Giornata mondiale dell’Ambiente. Basta sprechi di cibo.
Si celebra oggi la Giornata mondiale dell’Ambiente, come ogni anno dal 5 giugno 1972, quando venne proclamata festività dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite. Quest’anno la manifestazione principale si tiene in Mongolia e il tema è “contrastare gli sprechi alimentari”.
Ogni anno nel mondo viene gettato il 30% del cibo prodotto. Lo ricorda l’Unep, l’agenzia dell’Onu per l’ambiente, che ha scelto il tema per giornata mondiale per l’Ambiente.
Lo spreco è quantificabile a 1,3 miliardi di tonnellate di alimenti, del valore di mille miliardi di dollari, sufficienti a nutrire 870 milioni di persone.
E’ paradossale che lo spreco di cibo sia a livelli mai raggiunti proprio oggi, dove è davevro facile conservare i cibi. PEr evidenziarlo, l’Unep e la Fao hanno raccolto in un sito tutti i modi in cui tradizionalmente vengono conservati gli alimenti. Si va dalla pratica dell’esercito di Gengis Khan di essiccare la carne in modo così estremo da far ridurre una mucca alle dimensioni di un pugno, a quella degli esquimesi inuit di preparare il Kiviak facendo fermentare la carne di un piccolo uccello marino all’interno di una pelle di foca.
Achim Steiner, direttore generale dell’Unep ha dischiarato: “Ridurre il cibo sprecato e’ una sfida economica, etica e ambientale. Un modo è guardare a come altre culture meno danno valore a ogni singolo boccone, e trovare il modo di imitarle”.
Quest’anno la manifestazione principale si tiene in Mongolia, uno dei Paesi che sta crescendo maggiormente nel mondo, e cerca di garantire la sua crescita con una economia verde e sostenibile. Mentre la Mongolia non spreca cibo in modo, lo stile di vita nomade di alcuni dei suoi abitanti, che hanno escogitato vari modi per conservare gli alimenti per periodi lunghi di tempo, mostra le risposte antiche ad una necessità moderna: ridurre gli sprechi alimentari.
La corretta conservazione dei cibi è sia una possibilità che un esigenza per economizare le risorse alimentari, e ridurre l’inquinamento. Salmonella, Stafilococco e Listeria sono microrganismi che contaminano i cibi mal conservati.
Vediamo, come riferimento, cosa dice la legge in proposito:
* Carpaccio di carne, pesci o crostacei o a base di maionese devono essere conservati a +4 gradi.
* I salumi e formaggi per i panini devono stare tra +4 e +6 gradi.
* Verdure e insalate a +10 gradi.
* I cibi mantenuti in caldo per tempo prolungato, (es. lasagne e arrosti) vanno tenuti caldi a +60 gradi.
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